Sono destinatari di prestazioni in regime di ex art. 26 gli Utenti affetti da menomazioni e/o disabilità importanti, con possibili esiti permanenti, spesso multiple, e che richiedono una presa in carico omnicomprensiva nel lungo termine da parte di una equipe multidisciplinare sulla base di un progetto riabilitativo che contenga diversi programmi terapeutici per le diverse aree attivate.
È importante sottolineare che per questi Utenti si definisce un out-come atteso (un esito del trattamento) di tipo globale.
L’attività è definita “di riabilitazione estensiva in fase 3 (post-acuta estensiva di completamento)” perché si colloca, cronologicamente, dopo le fasi numero 1 (fase acuta, del ricovero) e numero 2 (di riabilitazione intensiva immediatamente successiva, caratterizzata da un impegno riabilitativo di elevata complessità e di durata breve e definita).
L’attività di riabilitazione estensiva è caratterizzata da una minore intensità terapeutica, tale comunque da richiedere una presa in carico specifica, a fronte di un programma assistenziale di medio o prolungato periodo.
L’intervento è rivolto maggiormente a soggetti affetti da:
- ritardo mentale;
- disabilità motorie di origine neurologica ed ortopedica;
- distrofie muscolari e neuromuscolari;
- sindromi genetiche, dismetaboliche e cromosomiche;
- danni encefalici primari e secondari;
- malattie epilettiche;
- disturbi cognitivi, emotivi e comportamentali;
- disturbi neuropsicologici;
- disturbi sensoriali e neurosensoriali;
- disturbi dell’apprendimento;
- disturbi della comunicazione;
- disturbi del linguaggio;
- disturbi della interazione sociale;
- disturbi della condotta;
- disturbi da deficit dell’attenzione.
L’Utente deve innanzitutto sottoporsi alla visita del proprio medico curante, Medico di Medicina Generale (M.M.G.) per gli adulti oppure Pediatra di Libera Scelta (P.L.S.) per i bambini.
Qualora egli lo valuti necessario, rilascia una impegnativa elettronica contenente la richiesta di visita da parte di un medico specialista (fisiatra, neuropsichiatra infantile, foniatra, neurologo, ecc.) presso il Distretto Sanitario di residenza. L’Utente prenota l’esecuzione della visita rivolgendosi al Distretto Sanitario, anche attraverso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) oppure utilizzando il servizio del Centro Unico Prenotazioni (C.U.P.), ove attivo. La segreteria della Progenia si rende disponibile a fornire tutte le informazioni necessarie e ad assistere l’Utente nell’espletamento delle procedure amministrative.
Il Medico Prescrittore esegue la visita specialistica e valuta, all’interno della Unità di Valutazione del Bisogno Riabilitativo (U.V.B.R.) ed eventualmente con la collaborazione di altre figure, se la patologia dell’Utente richieda o meno un intervento ri-abilitativo. Tale valutazione è sempre condotta secondo scienza e coscienza e nel rispetto dell’etica e della deontologia; è importante sottolineare che i componenti dell’U.V.B.R. sono obbligatoriamente tenuti a rispettare quanto previsto dalla normativa vigente –in particolar modo dalle “Linee guida per le attività di riabilitazione”- per determinare l’eleggibilità dell’Utente, il suo inquadramento terapeutico, l’intensità e la durata dell’intervento, in base alla menomazione, alla patologia, alla presenza di disabilità ed alla loro gravità, al livello prognostico ed all’età dell’Utente.
Qualora l’intervento riabilitativo sia ritenuto necessario, viene rilasciata opportuna prescrizione cartacea per trattamenti ambulatoriali, domiciliari oppure semiresidenziali. L’Utente la consegna al servizio accettazione della Progenia ed effettua la visita con l’equipe riabilitativa della struttura che stila e/o sottoscrive il progetto riabilitativo, contenente i programmi terapeutici; esso viene condiviso con l’Utente, che lo sottoscrive e ne riceve copia.
L’Utente consegna il documento all’Ufficio Riabilitazione dell’A.S.L. e firma il contratto terapeutico nel quale conferma di avere scelto la Progenia come erogatore del servizio; lo stesso Ufficio gli rilascia l’autorizzazione al trattamento. Laddove il Medico Prescrittore non sia d’accordo con la proposta stilata dallo specialista di riferimento della Progenia, è possibile, previo contatto tra le due figure professionali coadiuvato dall’Assistente Sociale della Progenia, concordare modifiche al progetto/programma riabilitativo. L’autorizzazione deve essere consegnata al servizio di accettazione della Progenia: sono fissati gli appuntamenti con il Case Manager, l’assistente sociale e il coordinatore dei terapisti e definiti gli orari di erogazione dei trattamenti riabilitativi. La prima seduta avviene entro tre giorni lavorativi dalla ricezione dell’autorizzazione. Nel caso in cui l’Utente appartenga ad un Distretto Sanitario diverso da quello di appartenenza della Progenia (Distretto Sanitario n. 67), è necessario che esso conceda il c.d. nulla osta al trattamento riabilitativo prima che il Distretto di appartenenza rilasci l’autorizzazione.
Il servizio consiste in attività di recupero e rieducazione funzionale attraverso un trattamento globale della condizione di menomazione e/o disabilità che, per l’età evolutiva, richiede un contestuale apporto multidisciplinare medico, psicologico e pedagogico.
Le attività sono organizzate in tre aree, ove si opera prevalentemente sull’acquisizione (abilitazione) e recupero (riabilitazione) delle abilità relazionali, cognitive e motorie.
Gli obiettivi dell’intervento sono:
- Recupero dello sviluppo senso-percettivo e percettivo-motorio;
- Abilità visuospaziali, visuomotorie e discriminazione visiva;
- Schema Corporeo e abilità psicomotorie;
- Attenzione, memoria, abilità cognitive e metacognitive;
- Coordinazione oculo-manuale;
- Memoria visuo-spaziale e orientamento spazio-temporale;
- Manualità fine (prassie);
- Abilità grafomotorie (pregrafismo) e pre-requisiti dell’apprendimento;
- Abilità lettura, scrittura e calcolo;
- Autonomia personale;
- Comunicazione e linguaggio verbale.
Per la definizione degli obiettivi, sono effettuate le seguenti valutazioni funzionali:
- Valutazione neuropsicologica;
- Valutazione cognitiva;
- Valutazione delle prassie;
- Valutazione delle competenze motorie globali;
- Valutazione delle competenze grafo-motorie;
- Valutazione psicologica;
- Valutazione dell’autonomie personali e sociali;
- Valutazione della compliance e del carico familiare.
Le prestazioni in regime ambulatoriale e domiciliare
Le prestazioni ri-abilitative sono prescritte in regime ambulatoriale.
Il Medico Prescrittore può prescriverle in regime domiciliare laddove vi sia una esigenza tecnicamente motivata ovvero quando l’Utente sia intrasportabile oppure quando lo spostamento aggraverebbe le sue condizioni.
La durata di ogni prestazione, resa in ambulatorio o a domicilio, è di 60 minuti.
La prestazione viene resa in rapporto di 1:1 ossia un terapista si dedica ad un solo Utente durante la seduta.
Fanno eccezione le prestazioni che sono prescritte in regime ambulatoriale di piccolo gruppo: in questo caso il terapista accoglie tre Utenti contemporaneamente. Qui può trovare un piccol focus sui trattamenti di piccolo gruppo.
Le prestazioni in regime semiresidenziale
Le prestazioni riabilitative semiresidenziali prevedono una presa in carico della durate di otto ore dal momento della presa presso il domicilio e che gli Utenti usufruiscano del servizio di ristorazione.
Questa tipologia di intervento si rivolge ad Utenti affetti da patologie che non possono essere utilmente assistite da interventi brevi ed intensi e che necessitano di un intervento bio-psico-sociale che incida sulle abitudini di vita dell’Utente e ne sostenga il ritorno nella società.
Questa modalità di intervento viene spesso interpretata, all’esterno della Progenia, in maniera erronea: si tende a credere che sia riservata ad Utenti che hanno potenzialità residue molto ridotte e che rappresenti unicamente un sollievo per le famiglie. Tale visione è l’opposto della realtà normativa e terapeutica: il regime semiresidenziale rappresenta una modalità di intervento intensiva e di ambiente, uno stile di lavoro che prevede la creazione di una vera e propria comunità terapeutica con la funzione ben precisa di aumentare il coinvolgimento e la motivazione dell’Utente, soprattutto in età evolutiva.
Egli beneficia e usufruisce delle prestazioni terapeutiche individuali (logopedia, fisioterapia, terapia occupazionale, neuropsicomotricità, psicoterapia); grazie alla permanenza prolungata nella struttura, al coinvolgimento di altre figure professionali e al lavoro di gruppo, si attivano percorsi di lavoro, di socializzazione e di autonomia altrimenti impraticabili. La continuità relazionale dell’Utente è assicurata attraverso interventi che interessano:
- il suo inserimento scolastico: grazie alla presenza dell’educatore nell’equipe e alla collaborazione con gli istituti scolastici, gli interventi sono integrati e coerenti e risultano più efficaci; l’iter scolastico risulta rafforzato perché durante il trattamento ri-abilitativo sono sviluppati quei prerequisiti che occorrono per una migliore partecipazione alla vita in classe;
- l’integrazione sociale: gli interventi attivati prevedono attività esterne alla struttura per abituare gli Utenti a comportamenti socialmente accettabili, ad evitare i pericoli, a trovare i propri spazi di autonomia;
- il contesto familiare: attraverso il counceling psicologico, i familiari sono aiutati ad attuare comportamenti che favoriscono il benessere dell’Utente; questi, uniti alle gratificazioni che l’Utente riceve migliorando le sue abilità, concorrono ad una vita familiare più serena.
Le attività di gruppo sono programmate con cadenza quadrimestrale e attraverso esse si perseguono degli obiettivi particolarmente importanti per l’inserimento sociale, ad esempio attraverso le uscite sul territorio, l’assegnazione di compiti di tutoraggio nei confronti di un altro Utente, il supporto delle attività di studio a cura dell’educatore professionale, ecc..
I familiari degli Utenti possono consultare le programmazioni, facendo richiesta al case manager, per verificare le molteplici azioni attivate.
Durante le attività quotidiane, gli Utenti vengono divisi in gruppi di lavoro e, a ciascun gruppo, viene assegnato il personale necessario seguendo criteri legati ad età, patologia e diagnosi funzionale, obiettivi ri-abilitativi ed assistenziali.
Nelle fasce orarie di somministrazione di farmaci agli Utenti è attivo il servizio infermieristico.
Il trattamento ri-abilitativo è assicurato da un’équipe composta da:
- Direttore Sanitario;
- Direttore Tecnico;
- Medici specialisti (Neuropsichiatra infantile, Fisiatra, Foniatra, Neurologo)
- Psicologo;
- Psicoterapeuta;
- Case Manager;
- Assistente sociale;
- Fisioterapista;
- Logopedista;
- Neuropsicomotricista dell’età evolutiva;
- Terapista occupazionale;
- Educatore professionale*;
- Infermiere*;
- Operatore Socio Sanitario (O.S.S.)*.
Le figure contrassegnate da un asterisco intervengono solamente nel regime semiresidenziale.